Balaenoptera borealis

Balaenoptera borealis Balenottera boreale Mysticeti Balaenopteridae
                                                                 
Balaenoptera borealis: Balenottera boreale
Balena con i fanoni; dopo la balenottera azzurra e quella comune è la terza specie più grande tra le balenottere. Pu= essere avvistata negli oceani di tutto il mondo e nei mari adiacenti, ma preferisce le profonde acque al largo dalla costa. Tende ad evitare le acque polari e tropicali e quelle dei mari troppo chiusi. Ogni anno trascorre l'estate in acque fredde e subpolari, per poi migrare d'inverno verso acque temperate e subtropicali; tuttavia, nella maggior parte delle aree in cui vive le rotte migratorie non sono ben conosciute.

Classificazione scientifica:
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Mammalia
Sottoclasse: Eutheria
Ordine: Cetacea
Sottordine: Mysticeti
Famiglia: Balaenopteridae
Genere: Balaenoptera
Specie: Balaenoptera borealis Lesson, 1828

Questa balenottera raggiunge i 20 metri di lunghezza e le 50 tonnellate di peso. Ogni giorno consuma in media 900 chili di cibo, costituito soprattutto da copepodi, krill e da altro zooplancton. + una tra le specie più veloci di Cetacei e su brevi distanze pu= raggiungere velocità di 50 chilometri all'ora (27 nodi). Il nome inglese di questa balenottera, Sei Whale, deriva dal termine norvegese per indicare il pollock, un pesce che compare al largo delle coste della Norvegia nello stesso periodo dell'anno della balenottera boreale.

In seguito alla caccia commerciale su larga scala, quando, tra la fine del diciannovesimo e quella del ventesimo secolo, vennero catturati più di 238.000 esemplari, la balenottera boreale è ora una specie internazionalmente protetta, nonostante ogni anno ne venga catturato qualche esemplare nel corso dei controversi programmi di ricerca condotti da Islanda e Giappone. Nel 2006, la sua popolazione globale era di 54.000 esemplari, circa un quinto di quella che era prima che venisse cacciata intensamente

Questa specie è stata descritta per la prima volta da RenÚ-Primevère Lesson nel 1828, ma una sua descrizione ulteriore è stata data anche da Karl Asmund Rudolphi, e per questo motivo è nota anche come balenottera di Rudolphi, oltre che come balenottera dei pollock, dei pesci carbone, delle sardine, o come balenottera del Giappone.

Il termine Sei, utilizzato per indicare questa balenottera in inglese, deriva dalla parola norvegese sei usata per indicare il pollock, noto anche come pesce carbone, un parente stretto del merluzzo.
Le balenottere comuni apparivano al largo delle coste della Norvegia nello stesso periodo del pollock, entrambi per nutrirsi dell'abbondante plancton. Il nome specifico, borealis, è una parola latina che significa settentrionale. Nel Pacifico, a questa balenottera era stato dato il nome di balenottera del Giappone (Japan Finner; ½finner+ era un termine comunemente usato per indicare le balenottere). In giapponese veniva chiamata iwashi kujira, o balena delle sardine, dato che nel Pacifico questa specie era stata vista nutrirsi di questi pesci.

La balenottera comune appartiene alla famiglia dei Balenotteridi, gruppo di balene con i fanoni che comprende anche la megattera, la balenottera azzurra, la balenottera di Bryde, la balenottera comune e la balenottera minore. Uno dei vecchi termini per indicare le balenottere, rorquali, deriva dalla parola norvegese r°yrkval, che significa ½balena rugosa+, poichÚ i membri di questa famiglia possiedono una serie di solchi longitudinali, o pieghe, che, partendo da sotto la bocca, continuano per gran parte della regione inferiore. Si ritiene che la famiglia dei Balenotteridi si sia separata dalle altre famiglie del sottordine dei Misticeti, detti anche balene con i fanoni o grandi balene, nel Miocene medio.
Si sa poco di quando i membri delle varie famiglie di Misticeti, compresi i Balenotteridi, si siano separati gli uni dagli altri.

Sono state identificate due sottospecie - la balenottera boreale settentrionale (Balaenoptera borealis borealis) e la balenottera boreale meridionale (Balaenoptera borealis schleglii).
Le due sottospecie sono geograficamente separate l'una dall'altra e i loro areali non si sovrappongono.

Descrizione e comportamento:
La balenottera boreale è la terza specie più grande della famiglia dei Balenotteridi, dopo la balenottera azzurra (200 tonnellate) e la balenottera comune (77 tonnellate). Gli adulti misurano generalmente tra i 12 e i 15 metri e pesano 22-33 tonnellate.
La sottospecie meridionale è più grande di quella settentrionale; inoltre, le femmine sono considerevolmente più grandi dei maschi. L'esemplare più grosso mai misurato era lungo 20 metri e pesava tra le 44 e le 50 tonnellate. Tuttavia, l'esemplare più grande catturato al largo dell'Islanda superava di poco i 16 metri.
Alla nascita, un piccolo misura 4-5 metri di lunghezza.

Il corpo di questo animale è di color grigio acciaio scuro, con chiazze irregolari dal grigio chiaro al bianco sulla superficie ventrale e nelle regioni adiacenti. La balenottera boreale possiede una serie di 32-60 pieghe o solchi lungo la regione inferiore, le quali durante la nutrizione permettono alla bocca di espandersi notevolmente. Il muso è appuntito e le pinne pettorali sono relativamente corte rispetto alle altre balene, misurando solo il 9-10% della lunghezza totale, e appuntite alle estremità.
Dalla sommità del muso al doppio sfiatatoio, caratteristico delle balene con i fanoni, si estende una specie di cresta.

La pelle della balenottera boreale è spesso segnata da pieghe
e ferite che, dopo essere guarite, divengono bianche cicatrici.
Si ritiene che esse siano provocate da copepodi ectoparassiti (Penella spp.), lamprede (famiglia Petromizontidi), o, forse, dagli squali ½cookie-cutter+ (Isistius brasiliensis). La pinna dorsale, bassa e a forma di falce, raggiunge un'altezza di 25-61 centimetri ed è situata a circa due-terzi della lunghezza testa-coda.
La forma della pinna dorsale, l'aspetto della pigmentazione e le cicatrici vengono utilizzati dagli scienziati negli studi di foto-identificazione. La coda è spessa, ma i suoi lobi, rispetto alle dimensioni del corpo, sono relativamente piccoli.

La balenottera boreale è un animale filtratore che utilizza i suoi fanoni per ricavare il cibo dall'acqua aprendo la bocca e ingoiandone grandi quantità contenenti il cibo, per poi spingerla di nuovo fuori, ma non prima di avere trattenuto il cibo all'interno della bocca. Ad ogni lato della bocca sono presenti 300-380 fanoni di colore nero-cenere, lunghi circa 48 centimetri. Ognuno di essi, come le nostre unghie, è formato da una lamina di cheratina che all'interno della bocca, nei pressi della lingua, si sfilaccia in una serie di sottili peli biancastri. L'estrema sottigliezza delle setole dei fanoni della balenottera boreale (circa 0,1 mm) viene spesso citata come l'aspetto più caratterisico che differenzia questa specie da tutte le altre balene con i fanoni.

Per quanto riguarda l'aspetto, è molto simile ad altre balenottere.
Il miglior modo per distinguerla dalla balenottera di Bryde, oltre alle differenze nei fanoni, sta nella testa: quella di Bryde, infatti, presenta sulla superficie dorsale del capo una cresta laterale. Balenottere boreali piuttosto grandi possono essere confuse con la balenottera comune, anche se è facilmente individuabile la mancanza della caratteristica colorazione asimmetrica della testa propria di quest'ultima: Il lato destro della mascella inferiore della balenottera comune è bianco, mentre quello sinistro è grigio. Vista di fianco, il margine superiore della testa della balenottera boreale forma un piccolo arco tra l'estremità del muso e l'occhio, mentre il profilo di quella comune è relativamente piatto.

Le balenottere boreali si spostano solitamente da sole o in piccoli gruppi composti da un massimo di sei esemplari. In zone di foraggiamento particolarmente floride sono stati tuttavia osservati anche gruppi più numerosi. Conosciamo molto poco sulla loro struttura sociale. Tra i maschi e le femmine potrebbe formarsi un certo legame, ma per stabilire questo con sicurezza le prove a nostra disposizione sono ancora insufficienti.

La balenottera boreale è uno dei Cetacei più veloci.
Su brevi distanze pu= raggiungere la velocità di 50 chilometri all'ora (27 nodi). Tuttavia, non effettua grandi immersioni, rimanendo sommersa solo per un periodo che va dai cinque ai quindici minuti. Tra un'immersione e l'altra, nuota presso la superficie per alcuni minuti, il che la rende ben visibile in acque chiare e calme, soffiando ad intervalli di circa 40-60 secondi. Diversamente dalla balenottera comune, non tende a mostrare troppo il suo corpo quando si immerge. Gli sfiatatoi e la pinna dorsale sono spesso esposti simultaneamente sulla superficie dell'acqua. Questa balenottera non estende quasi mai la coda sopra la superficie e salta fuori dall'acqua solo molto raramente.

Nutrizione:
La balenottera boreale si nutre nei pressi della superficie, nuotando di lato attraverso gli sciami di prede per ricavere ogni giorno almeno 900 chili di cibo. Per un animale di queste dimensioni è cosa piuttosto insolita nutrirsi di animali posti cosý in basso nella catena alimentare, come zooplancton e piccoli pesci. La preferenza per lo zooplancton è stata determinata dalle analisi degli stomaci e dall'osservazione diretta del comportamento alimentare. Inoltre, è stato analizzato il materiale fecale di questa specie, ritrovato nei pressi dell'animale sottoforma di una sottile nuvola bruna nell'acqua. Queste feci sono state raccolte con le reti e il materiale genetico da esse estratto è servito a individuare le varie specie predate. La balenottera boreale compete per il cibo con una grande varietà di altre specie, tra cui pesci clupeidi (aringhe e affini), squali elefanti e balene franche.

Nel Nordatlantico, la balenottera boreale si nutre soprattutto di copepodi calanoidi, per la precisione di Calanus finmarchicus, con una preferenza secondaria per gli eufausiidi (krill), in particolare Meganyctiphanes norvegica e Thysanoessa inermis.
Nel Nordpacifico, si nutre di specie simili di zooplancton, come i copepodi Calanus cristatus, Calanus plumchrus e Calanus pacificus, e degli eufausiidi Euphausia pacifica, Thysanoessa inermis, Thysanoessa longipes e Thysanoessa spinifera. Inoltre,
è noto che mangi anche organismi più grandi, come il calamaro volante giapponese, Todarodes pacificus pacificus, e piccoli pesci, tra cui membri dei generi Engraulis (acciughe), Cololabis (lucci sauri), Sardinops (sardine) e Trachurus (sgombri cavallini).
Alcuni di questi pesci sono molto importanti da un punto di vista commerciale. Al largo della California centrale, questa balenottera è stata vista nutrirsi di acciughe tra giugno e agosto, e di krill (Euphausia pacifica) durante settembre e ottobre. Nell'emisfero australe, le sue prede comprendono i copepodi Calanus tonsus, Calanus simillimus e Drepanopus pectinatus, cosý come gli eufausidi Euphausia superba ed Euphausia vallentini.

Ciclo vitale:
L'accoppiamento avviene d'inverno in mari temperati e subtropicali e si ritiene che il periodo di gestazione sia di 10 mesi e 3/4,
11 mesi e 1/4 o di un anno, a seconda del modello di crescita fetale utilizzato. Le discordanze nel periodo di gestazione sono dovute alla difficoltà di seguire per intero la gestazione di una balenottera; la maggior parte dei dati inerenti la riproduzione delle balene con i fanoni è stata ricavata da esemplari uccisi dai balenieri, i quali offrono solamente una sola visuale dello sviluppo del feto. In seguito i ricercatori hanno tentato di estrapolare dati sulla base della misurazione e delle caratteristiche fisiche dei feti, confrontandoli inoltre con le balenottere neonate.

Un neonato è svezzato dalla madre a 6-9 mesi di età, quando raggiunge una lunghezza di 11-12 metri, cosý da essere già in grado di nutrirsi nei territori di foraggiamento in estate o in autunno. Le femmine si riproducono ogni 2-3 anni e, anche se si sono riscontrati casi di esemplari che contenevano fino a 6 feti, solitamente viene dato alla luce un solo piccolo. In entrambe i sessi l'età media della maturità sessuale è di 8-10 anni, quando i maschi raggiungono la lunghezza di circa 12 metri e le femmine di 13. Queste balenottere possono raggiungere i 65 anni di vita.

Vocalizzazioni:

Come altre balene, la balenottera boreale è nota per emettere lunghi ed elevati suoni di bassa frequenza. Sui richiami specifici
di questa specie sappiamo ben poco, ma nel 2003 alcuni osservatori al largo delle coste della penisola antartica notarono che questi animali emettevano vari richiami oltre ad altri suoni a banda larga che potrebbero essere descritti come ½borbottii+ o ½sibili+. Molti di questi richiami consistevano di parti multiple intervallate da un cambio di frequenza tra una parte e l'altra. Questa combinazione viene utilizzata per distinguere i richiami della balenottera boreale da quelli di altre balene. La maggior parte dei richiami dura circa mezzo secondo ed ha una frequenza di 240-625 hertz; sono perci= ben all'interno della gamma dei suoni udibili dalla maggior parte degli umani. Il massimo livello raggiunto da queste sequenze vocali sono i 156 decibel, relativi ad 1 micropascal (ÁPa) e ad una distanza di riferimento di un metro.

Habitat e migrazioni:
Le balenottere boreali sono diffuse in tutto il mondo, sebbene in acque polari o tropicali si incontrino solo raramente. La difficoltà in mare nel distinguerle dalle loro strette parenti, le balenottere di Bryde e, in alcuni casi, le balenottere comuni, ha creato una certa confusione riguardo i limiti di diffusione e la frequenza degli avvistamenti, soprattutto nelle acque calde, dove le balenottere di Bryde sono più comuni.

Nel Nordatlantico, l'areale della balenottera comune si estende nella parte orientale dall'Europa meridionale o dall'Africa nord-occidentale alla Norvegia, e in quella orientale dagli Stati Uniti meridionali alla Groenlandia. Quelle trovate più a sud sono alcuni esemplari spiaggiatisi lungo le coste del Golfo del Messico settentrionale e delle Grandi Antille. In tutto il suo areale, questa balenottera tende a evitare gli specchi d'acqua semi-chiusi, come il Golfo del Messico, il Golfo del San Lorenzo, la Baia di Hudson, il Mare del Nord e il Mar Mediterraneo. Vive prevalentemente in acque profonde, soprattutto oltre la piattaforma continentale,
in bacini situati tra scarpate o canyon sottomarini.

Nel Nordpacifico, la balenottera boreale si trova d'inverno tra i 20
e i 23¦ di latitudine nord, e d'estate tra i 35 e i 50¦ di latitudine N. Circa il 75% della popolazione totale vive ad est della Linea Internazionale del Cambio di Data, ma vi sono tuttavia significative mancanze di informazioni riguardo alla distribuzione di tutte le balenottere del Nordpacifico. Due balenottere marcate nelle acque profonde al largo della California vennero in seguito ricatturate al largo del Washington e della Columbia Britannica, rivelando cosý un possibile collegamento tra queste aree, ma la mancanza di altri dati recuperati da esemplari marcati rende questi due casi privi di conclusione. Nell'emisfero australe, la distribuzione estiva, basata sui dati storici delle catture, è compresa tra i 40 e i 50¦ di latitudine S, mentre quella invernale è sconosciuta.

In generale, la balenottera boreale migra ogni anno dalle acque fredde e subpolari in estate a quelle temperate e subtropicali in inverno, dove il cibo è più abbondante.
Nell'Atlantico nord-occidentale, gli avvistamenti e le catture suggeriscono che questa balenottera si sposti verso nord lungo la linea di costa per arrivare nelle aree del Georges Bank, del Canale Nord-orientale e del Browns Bank tra la metà e la fine di giugno.
In agosto e settembre è presente al largo delle coste meridionali di Terranova; quando inizia a ritornare verso i territori invernali passa di fronte alla Nuova Scozia tra metà settembre e metà novembre. Le balenottere del Mare del Labrador, invece, a partire dalla prima settimana di giugno, iniziano a spostarsi verso nord fino alle acque a sud-ovest della Groenlandia, dove trascorrono l'estate. Nell'Atlantico nord-orientale, la balenottera boreale
sverna a sud, in Africa occidentale, e in primavera segue verso nord la linea della piattaforma continentale. Le femmine adulte
che migrano verso nord raggiungono lo Stretto di Danimarca prima e degli altri esemplari, arrivando a metà luglio e rimanendovi fino a metà settembre. In alcuni anni, i maschi e le femmine più giovani trascorrono l'estate rimanendo a latitudini inferiori.

Benchè si conoscano alcuni aspetti generali del comportamento migratorio della balenottera boreale, le rotte esatte non sono note e gli scienziati non possono prevedere facilmente dove i vari gruppi potranno apparire in un certo anno o in quello successivo.
In una particolare località vi pu= essere in un certo anno un grande afflusso di balene e nessuno per diversi anni dopo. F. O. Kapel ha notato una correlazione tra le apparizioni occasionali di balenottere boreali a ovest della Groenlandia e le occasionali incursioni nell'area di acque relativamente calde provenienti dalla Corrente di Irminger. Alcune prove ricavate dalla marcatura di vari esemplari indicano che certe balenottere boreali ritornano al largo delle coste dell'Islanda su basi annuali.